Grazie a tutti quelli che hanno sostenuto questo progetto
Perchè "Sinistra e Libertà" porti una sinistra nuova nelle coscienze di ognuno di noi
Agostino Catalano: "Io andrò a votare. Voto Arisi e Sinistra e Libertà"
Arisi chiede l'iscrizione all'ANPI di Carpi
Bolzano, piazza piena per Sinistra e Libertà
Campagna per un Governo europeo ed una Costituzione federale europea
- promuovere una riforma dell’Unione europea, che istituisca un governo europeo democratico ed efficace, anche tra un gruppo di avanguardia di Stati, nella prospettiva della trasformazione in senso federale dell’Unione europea;
- promuovere in seno al Parlamento europeo un’iniziativa costituente, che si ispiri alla proposta di Willy Brandt, messa in pratica da Altiero Spinelli (con il progetto di Trattato di Unione europea, approvato dal Parlamento europeo nel 1984), anche utilizzando le indicazioni dell’art. 48 del Trattato di Lisbona, se e quando quest'ultimo entrerà in vigore;
- far parte dell’Intergruppo federalista nel Parlamento europeo.
Zoller: i socialisti appoggiano Sinistra e libertà
Arisi: «La crisi per le donne è terribile»
Il Governo è fermo
Si straparla di interventi multimiliardari per impressionare l’opinione pubblica, ma il governo ha stretto i cordoni della spesa e l’ANCE conferma che è stato erogato meno di un miliardo.
L’occupazione sta diminuendo nel settore pubblico, nel settore privato si perdono centinaia di migliaia di posti di lavoro e c’è chi non trova di meglio che riproporre l’aumento dell’età pensionabile, anche se le pensioni sono state riviste appena 2 anni fa e l’INPS dice che così i conti erano a posto. Come patto generazionale non c’è male mentre le imprese chiedono più cassa integrazione (è un ammortizzatore che garantisce un minimo ai lavoratori) e più prepensionamenti.
Brunetta è impressionante, parla di 500.000 occupati in meno con i toni dei generali per i quali i morti sono numeri e i redditi dei lavoratori sono tanto bassi da essere ormai un vincolo negativo per la domanda interna. L’Italia non riparte se non si da vita ad una strategia di aumento dei redditi da lavoro e da pensione. E’ sbagliato proporre megainvestimenti per costruire centrali nucleari (comprate dall’estero) quando si potrebbe dar vita, Obama docet, ad una green economy basata sulle fonti rinnovabili per creare nuova occupazione qualificata, una condizione ambientale più accettabile e con meno rischi per le persone.
Con questo Governo l’Italia continuerà ad aspettare il treno della ripresa altrui e di rimanere al palo.
Incontro degli elettori con i candidati di
Sinistra e Libertà
alle elezioni europee per il collegio Nord est
Lisa Clark capolista - esponente di ”Beati i costruttori di pace” | |
Emilio Arisi primario ginecologo - laico da sempre | |
Sepp Kusstatscher parlamentare europeo uscente – sempre presente | |
Renate Holzeisen avvocato e dottore commercialista - in politica con competenza e passione |
Incontro con Lisa Clark
“C’è un’altra economia, quella dei poveri!”
Lisa Clark è stata vicepresidente di un’associazione, i “Beati i costruttori di pace”, che si batte sui temi della pace e della non violenza Si è impegnata in Serbia andando a vivere a Sarajevo, durante la guerra, fino alla la fine dei bombardamenti.
Lisa Clark ha presentato la sua candidatura per Sinistra e Libertà con un’affermazione forte: “Ho camminato dentro le guerre, per portare solidarietà alle popolazioni, per favorire il dialogo tra i popoli, ma anche per denunciare coloro che prendono decisioni in base a cinici ragionamenti di opportunità geopolitiche”. La sua candidatura mette a disposizione un’esperienza importante per dimostrare che nei palazzi della politica si può fare di più in favore della pace. Per Lisa è importante raccontare che gli africani descrivono gli europei come coloro che hanno imparato la lezione di “come vincere sempre, senza aver ragione mai.” e il suo impegno è rivolto a far sì che le donne e gli uomini d’Africa possano vedere comportamenti diversi per costruirsi una diversa opinione su di noi. Un’Europa al passo con i tempi, dovrà costruire un nuovo rapporto con l’Africa, non più da “donatori” o da ispettori coloniali, ma da fratelli e sorelle che si impegnano per una giustizia globale. Le armi che uccidono in Africa sono in gran parte “made in EU”, sono usate per difendere interessi economici europei e le privatizzazioni dei servizi essenziali – acqua, sanità, scuola – sono imposte agli Stati africani dai regolamenti che disciplinano gli aiuti “umanitari”. La cooperazione serve spesso più ai produttori europei che alle donne, agli uomini o ai bambini africani.
Lisa vuole impegnarsi per la realizzazione di un’Europa libera da armi nucleari e si batterà contro il nucleare civile per mettere in luce il nesso inscindibile tra centrali nucleari e bombe atomiche. Porterà dentro il Parlamento Europeo la campagna contro la direttiva del ritorno, contro la rinascita di forme di discriminazione e razzismo e per introdurre un pensiero nonviolento, solidale e di ripudio della guerra. Non saranno le armi, le politiche di riarmo, la costruzione di basi militari a garantire pace e convivenza.
Si batterà per dare legittimità istituzionale agli interventi civili di pace per cui tanto si era speso Alex Langer. Una battaglia difficile ma ineludibile.
Una volta che il meccanismo delle violenza inizia, è difficile scardinarlo
Arisi: «Senza conoscenza non c'è libertà»
«Attacco fascista ai nostri manifesti per le europee»
Nucleare? No, grazie
No a un porcellum al quadrato
Solidarietà alla compagna aggredita
Nuovo patto generazionale
Io mi candido perchè
Presentazione del libro
Ripartire da Prodi
ANDARE OLTRE LA SCONFITTA
Conversazione con
Alfiero Grandi
a cura di Giuseppe Ciliberto
La grande rimozione. Le primarie e le speranze deluse del 2006. Fare tesoro dell’esperienza. Un errore rivelatore. Crisi dell’Unione e nascita del Partito democratico: andare da soli?
Casa editrice Ediesse