Sabato 30 maggio 2009
Ore 16
Largo Carducci – Trento

Incontro degli elettori con i candidati di

Sinistra e Libertà

alle elezioni europee per il collegio Nord est



Lisa Clark
capolista - esponente di ”Beati i costruttori di pace
Emilio Arisi
primario ginecologo - laico da sempre
Sepp Kusstatscher
parlamentare europeo uscente – sempre presente
Renate Holzeisen
avvocato e dottore commercialista - in politica con competenza e passione


Incontro con Lisa Clark

“C’è un’altra economia, quella dei poveri!”

Lisa Clark è stata vicepresidente di un’associazione, i “Beati i costruttori di pace”, che si batte sui temi della pace e della non violenza Si è impegnata in Serbia andando a vivere a Sarajevo, durante la guerra, fino alla la fine dei bombardamenti.
Lisa Clark ha presentato la sua candidatura per Sinistra e Libertà con un’affermazione forte: “Ho camminato dentro le guerre, per portare solidarietà alle popolazioni, per favorire il dialogo tra i popoli, ma anche per denunciare coloro che prendono decisioni in base a cinici ragionamenti di opportunità geopolitiche”. La sua candidatura mette a disposizione un’esperienza importante per dimostrare che nei palazzi della politica si può fare di più in favore della pace. Per Lisa è importante raccontare che gli africani descrivono gli europei come coloro che hanno imparato la lezione di “come vincere sempre, senza aver ragione mai.” e il suo impegno è rivolto a far sì che le donne e gli uomini d’Africa possano vedere comportamenti diversi per costruirsi una diversa opinione su di noi. Un’Europa al passo con i tempi, dovrà costruire un nuovo rapporto con l’Africa, non più da “donatori” o da ispettori coloniali, ma da fratelli e sorelle che si impegnano per una giustizia globale. Le armi che uccidono in Africa sono in gran parte “made in EU”, sono usate per difendere interessi economici europei e le privatizzazioni dei servizi essenziali – acqua, sanità, scuola – sono imposte agli Stati africani dai regolamenti che disciplinano gli aiuti “umanitari”. La cooperazione serve spesso più ai produttori europei che alle donne, agli uomini o ai bambini africani.

Lisa vuole impegnarsi per la realizzazione di un’Europa libera da armi nucleari e si batterà contro il nucleare civile per mettere in luce il nesso inscindibile tra centrali nucleari e bombe atomiche. Porterà dentro il Parlamento Europeo la campagna contro la direttiva del ritorno, contro la rinascita di forme di discriminazione e razzismo e per introdurre un pensiero nonviolento, solidale e di ripudio della guerra. Non saranno le armi, le politiche di riarmo, la costruzione di basi militari a garantire pace e convivenza.

Si batterà per dare legittimità istituzionale agli interventi civili di pace per cui tanto si era speso Alex Langer. Una battaglia difficile ma ineludibile.


Una volta che il meccanismo delle violenza inizia, è difficile scardinarlo

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